L’importanza strategica della Competitor Analysis

Qualunque sia l’obiettivo di una strategia digitale – inserirsi o riposizionarsi sul mercato, aumentare l’audience o rendere più impattante il business plan – comprendere chi sono i propri concorrenti è il primo passo. Le soluzioni tecnologiche non mancano: scopriamo insieme quali sono i principali tools per l’analisi dei competitors.

Affermarsi nel proprio settore e conquistare quote di mercato non è semplice se non si mettono a punto strategie efficaci, mirate, puntuali. Per tutte le imprese che desiderano crescere e consolidarsi sul mercato, una delle migliori è senza dubbio l’analisi dei competitors.

Non conta quale sia il settore in cui si opera. Analizzare e conoscere i propri competitors è estremamente utile e contribuisce a stabilire le più efficaci strategie d’intervento per ottenere nuovi clienti e per fidelizzare quelli già acquisiti.

Ma quali sono i principali vantaggi che possiamo trarre dalla Competitors Analysis? Innanzitutto una maggiore conoscenza del target o della nicchia di riferimento, a cui si aggiunge la possibilità di studiare approfonditamente le best practices messe in atto dai competitors e ottenere una consapevolezza più ampia sugli errori che si potrebbero commettere a livello strategico.

Questi parametri, se ben sfruttati, permettono di differenziare la propria offerta e mettere in pratica attività e strategie competitive più ampie e strutturate, ottimizzando i tutti i punti di forza e sfruttando al meglio le debolezze dei concorrenti.

Benchmarking: individuare i competitors

L’individuazione e la selezione dei competitors necessita di molta pazienza e attenzione. Per rendere davvero utile questa fase preliminare, infatti, è importante riuscire a individuare i competitor più significativi per il nostro business, capaci di tenerci testa o di diventare per noi un vero e proprio modello di riferimento.

Ma da dove partire? Quali tra i tanti player di mercato possiamo realmente chiamare competitors? Differenziare i competitors tra diretti e indiretti è il primo passo da fare:

• Competitors diretti: offrono la nostra stessa categoria di prodotto e/o tipologia di servizi, dialogando con il nostro stesso segmento di clientela e target.
• Competitors indiretti: operano, a grandi linee, nel nostro stesso mercato, e offrono al nostro stesso target una soluzione diversa e differente risolvendo, al contempo, lo stesso problema.

Le matrici competitive

Individuati i competitors, uno degli aspetti più importanti per poter trasformare i dati a nostra disposizione in dati ordinati e significativi, utili a definire al meglio la nostra strategia, è sicuramente la creazione di una matrice competitiva.

Grazie alle matrici, infatti, possiamo individuare le aree di vantaggio competitivo e scoprire quali sono i competitors che possono rappresentare una minaccia, quelli che risultano essere ancora in ritardo rispetto al mercato di riferimento, quelli che stanno recuperando maggior terreno.

Tra le tre matrici competitive più utilizzate ci sono:

• ANALISI SWOT
  

  È la matrice che permette di individuare quali sono i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce di un progetto specifico o del piano aziendale in maniera più globale. È uno strumento in grado di aiutare la pianificazione dei contenuti e rendere la strategia più analitica, riuscendo, al tempo stesso, a garantire di restare al passo con le tendenze del mercato.

• LE CINQUE FORZE DI PORTER
  

  Questa matrice consente di effettuare una valutazione del contesto competitivo in cui l’azienda opera e di anticipare e fronteggiare situazioni che andrebbero, nel lungo periodo, a intaccarne la redditività. Secondo Porter, professore della Harvard Business School, il contesto competitivo in cui ci si trova ad operare dipende dall’interazione contemporanea di cinque forze: concorrenza diretta, minaccia di nuovi concorrenti, minaccia dell’immissione nel mercato di prodotti sostitutivi, aumento del potere contrattuale dei fornitori, aumento del potere contrattuale degli acquirenti.

• MATRICE CRESCITA/CONDIVISIONE
  

  Tale matrice classifica i prodotti dell’azienda in relazione al panorama competitivo. Per analizzare il tutto viene utilizzato un grafico suddiviso in quattro quadranti che classifica i prodotti o le unità di business in: Stelle (prodotti ad alta crescita e ad alto indice di market share) | Punti interrogativi (prodotti che presentano una crescita elevata, ma un basso indice di market share) | Mucche da cassa (prodotti a bassa crescita ma con un indice elevato di market share) | Animali da compagnia (prodotti a bassa crescita e a basso indice di market share). Grazie ai risultati ottenuti possiamo più facilmente determinare a quali prodotti o servizi dare priorità, quali riposizionare e quali abbandonare/dismettere definitivamente.

Tools a prova di competitors

Per semplificare i processi di analisi, ricerca e monitoraggio della concorrenza – che abbiamo appena descritto – il mercato propone una serie di strumenti (software, piattaforme web o app) dedicati all’analisi dei competitors: attraverso l’uso di questi strumenti, trovare informazioni sulle strategie di marketing della concorrenza e sui segreti del loro successo all'interno del mercato in cui operiamo, diventa semplice e immediato.

Scopriamo quali sono, secondo noi, gli strumenti essenziali per l’analisi digital della concorrenza.

- Strumenti di analisi della concorrenza per SEO come SEMRush

La nota soluzione per la ricerca di parole chiave, offre, oltre al monitoraggio del ranking delle keywords, anche la ricerca competitiva. Inoltre, ha strumenti molto potenti per l'analisi dei backlink, gli audit del sito SEO e la ricerca dei contenuti.

Qualche alternativa a SEMRush? Ahrefs, Moz, SEOZoom e SE Ranking (tool che ha visto ampliare la propria suite di strumenti ed è costante ascesa negli ultimi anni).

FONTE: it.semrush.com

- Strumenti di analisi della concorrenza per contenuti come SimilarWeb

Strumento utile sia per i contenuti che per la SEO. Aiuta ad analizzare in maniera dettagliata i contenuti dei nostri concorrenti e a stabilire da dove proviene il loro traffico. E, aspetto ancora più importante per i content marketer, permette di scoprire quali sono gli argomenti più ricercati dai visitatori e quali sono gli altri siti pertinenti visitati più spesso dagli utenti.

Anche in questo contesto, però, SEMRush rimane il tool più utilizzato. CognitiveSEO è tra gli strumenti di nicchia, ma uno tra i più efficaci nell’analisi dei contenuti. Non è da sottovalutare nemmeno Google Cloud Natural Language: strumento della suite Google che consente di analizzare testi mostrandone le connessioni semantiche.

FONTE: similarweb.com

- Strumenti di analisi della concorrenza per Social Media come Talkwalker

Piattaforma di consumer intelligence che consente di ricavare informazioni sulla propria brand reputation, oltre ad altri utili insight (attività di social listening e sentiment analysis). Grazie a questo strumento, infatti, è possibile rilevare cosa si scrive sui social media, siti, blog e forum rispetto a un determinato brand o argomento.

Tra le migliori alternative, sempre di livello enterprise, troviamo Brandwatch e Meltwater. Più di nicchia è invece Fanpage Karma.

FONTE: talkwalker.com

Quanto detto finora aiuta sicuramente ad analizzare i dati raccolti ma, una volta terminata questa fase, è necessario capire come sfruttare queste informazioni per perfezionare le proprie strategie di marketing e potersi imporre in maniera più competitiva sul mercato.

Dall’analisi all’azione. Dalla ricerca alla conversione. Dal monitoraggio alla gestione. Ogni azione diventa estremamente importante e fondamentale per raggiungere i propri obiettivi, sbaragliare la concorrenza e mantenere il proprio vantaggio competitivo in maniera duratura e originale.

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Our sources:

https://www.similarweb.com/corp/it/blog/research-it/market-research-it/competitor-analysis-frameworks/
https://it.semrush.com/blog/competitor-personas-modello/
https://www.talkwalker.com/it/blog/analisi-concorrenza

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