Sì, ed è uno tra i più sottovalutati. Dal 14 ottobre 2025, milioni di dispositivi Windows 10 non riceveranno più aggiornamenti da Microsoft. È un passaggio tecnico, certo, ma con implicazioni dirette sulla sicurezza aziendale.
Quando un software cessa di ricevere aggiornamenti, il problema non è solo di performance. Le falle di sicurezza restano aperte, e ogni dispositivo può diventare un varco per attacchi informatici. Dal 14 ottobre 2025, Microsoft interromperà ufficialmente il supporto a Windows 10. Una data cerchiata da tempo nei calendari delle grandi imprese, ma ancora poco considerata da molte PMI italiane. Il motivo per cui vale la pena preoccuparsene non è solo tecnico: riguarda la sicurezza informatica.
Senza aggiornamenti né patch, ogni vulnerabilità scoperta su Windows 10 rimarrà visibile. E ogni computer che continua a usarlo potrà trasformarsi in un punto debole dell’infrastruttura IT aziendale. In altre parole, chi non si adegua rischia di mettere a repentaglio dati, accessi, e l’operatività stessa dell’impresa.
Fonte: StatCounter - Maggio 2025
Secondo i dati StatCounter di maggio 2025, Windows 10 è ancora installato su oltre il 53% dei PC nel mondo. In Germania la percentuale sale al 65%. In Italia siamo in linea con la media globale: il 54% dei dispositivi utilizza ancora la versione 10 del sistema Microsoft.
Niente più aggiornamenti di sicurezza di Windows, niente più bug fix, niente più assistenza. In altre parole, sarà come tenere sempre la porta aperta della propria abitazione sperando che nessun malintenzionato entri. Per le aziende, gli scenari possibili sono noti: ransomware, furti di dati, blocchi operativi. In molti casi, software legacy sono stati l’anello debole da cui è partito l’attacco.
Spesso si guarda all’aggiornamento del sistema operativo come a un miglioramento delle prestazioni. In realtà, in un contesto in cui gli attacchi alle PMI sono in crescita, è più corretto parlarne come di una misura preventiva. Un sistema aggiornato riceve patch di sicurezza, gestisce i permessi in modo più rigoroso, supporta l’autenticazione a più fattori, e si integra meglio con le soluzioni di protezione IT.
Chi gestisce dati sensibili o opera in ambiti regolamentati deve considerare anche le implicazioni normative. Non proteggere i dati aziendali può comportare responsabilità legali, oltre ai danni operativi.
In molte imprese, il parco macchine è disomogeneo: PC più o meno recenti, software personalizzati, configurazioni specifiche. Il primo passo è sapere come si compone la nostra infrastruttura. Quanti dispositivi sono ancora su Windows 10? Quali si possono aggiornare? E quali vanno sostituiti?
C’è un altro aspetto spesso trascurato quando si parla di aggiornamento tecnologico: la gestione sicura e responsabile dei dispositivi dismessi. Un PC aziendale non è mai un semplice oggetto da archiviare: contiene dati sensibili, credenziali salvate, configurazioni di rete e accessi ai sistemi gestionali. Lasciarlo in magazzino senza una cancellazione sicura delle informazioni significa esporsi a rischi inutili.
Non è solo una questione di ordine o spazio: è prima di tutto una questione di sicurezza. Lo stoccaggio non controllato può portare a violazioni del GDPR o utilizzi fraudolenti di software aziendali. Inoltre, la dismissione non regolamentata dei rifiuti elettronici può comportare sanzioni e problemi di conformità ambientale.
Per questo è fondamentale affidarsi a un servizio strutturato di ritiro dell’usato, che non si limiti alla semplice raccolta dei dispositivi.
Molte aziende scelgono partner in grado di offrire un supporto end-to-end durante la transizione tecnologica: dalla mappatura del parco macchine alla pianificazione, fino al ritiro e allo smaltimento sicuro dei dispositivi obsoleti o non più utilizzabili.
Un servizio efficace dovrebbe includere:
Un processo completo riduce i tempi, limita i rischi e permette all’azienda di concentrarsi sul proprio core business, senza trascurare l’aspetto della sicurezza.
Non possiamo non sottolineare che, in questo percorso di transizione, la scelta della tecnologia giusta fa la differenza più di ogni altro aspetto. La nostra partnership con Dell Technologies ci consente di proporre soluzioni affidabili, con configurazioni su misura, tempi di consegna ottimizzati e un supporto tecnico continuativo. I dispositivi Dell sono pensati per rispondere agli standard di sicurezza più elevati, pienamente compatibili con le ultime versioni di Windows e progettati per durare nel tempo.
La scadenza di Windows 10 non è solo una questione tecnica. È una chiamata all'azione per tutte le aziende che vogliono tutelare i propri dati, i propri clienti e il proprio business.
Agire per tempo è la scelta più responsabile. Anche perché, come spesso accade in questi casi, chi aspetta troppo si ritrova a dover gestire emergenze anziché pianificare soluzioni. Contattaci per un audit sul tuo parco macchine: ti aiuteremo a capire cosa serve per arrivare pronto alla scadenza di ottobre 2025, con soluzioni sicure, efficaci e tecnologicamente avanzate.